Depressione - Irritazione /2

Depressione - Irritazione /2

02/10/2019
Depressione - Irritazione /2

Secondo il Ministero della Salute almeno 10% della popolazione ha questa malattia .

Una città con una popolazione di  100.000 abitanti,  10.000 di queste persone hanno sofferto, soffrono oppure soffriranno di depressione. La depressione colpisce bambini, adulti ed anziani. Si crede che il 60% di queste persone o non hanno mai seguito una cura o hanno seguito trattamenti sbagliati, purtroppo, perché oggi ci sono delle nuove terapie per cui la depressione non è una malattia inguaribile. 
La depressione non è una tristezza passeggera.
Tutti abbiamo delle tristezze passeggere per uno o l’altro motivo che la vita ci porta. A volte la tristezza dura un po’ di più dovuto ad una causa importante: una perdita o una delusione affettiva.Nel momento in cui si ripensa agli avvenimenti accaduti si ritorna nell’afflizione. In generale, “la miglior medicina è il tempo”. Ci sono situazioni in cui il meglio è cercare un trattamento psicoterapico con uno psicologo o uno psichiatra. Però la depressione non è una tristezza passeggera dovuto ad una cosa successa. Le celule del nostro cervello si trasmettono informazioni attraverso sostanze chiamate neurotrasmittenti. Quando qualcosa non va bene con i neurotrasmittenti la depressione si manifesta, cioè non dipende se la vita dell’individuo va bene o no.
 
Sintomatologia della depressione:
Tristezza profonda senza motivo, sgomento, l’affaticamento,  scarso interesse alle cose che gli interessavano, angoscia, la ridotta capacità di concentrazione, pensieri/ragionamenti più lenti: la persona si sente meno intelligente di quanto era, mancanza di appetito o appetito esagerato, difficoltà per dormire o eccesso di sono, poca speranza e pessimismo, colpa, la ridotta autostima, libido diminuita (degli impulsi sessuali), le fantasie di suicidio, i più variati sintomi fisici, depressione mascherata dai sintomi fisici.
 
La cura:
La cura viene fatta principalmente con le medicine che correggono la biochimica del cervello. Sono chiamati gli antidepressivi. Dopo l’uso di queste medicine ci vogliono due o quattro settimane affinché si vedano i primi risultati. Alcuni di questi possono portare effetti indesiderati passeggeri come:  bocca secca,  costipazione intestinale e tanti altri. Molto studiati, provati e utilizzati, gli antidepressivi sono molto sicuri.  I primi antidepressivi apparirono nella decade di 50. Molte volte l’accompagnamento psicoterapico si fa necessario e aiuta il paziente.
 
Raccomandazioni
1. Rischio di suicidio: La depressione é la maggior causa del suicidio. L’individuo non vede la fine delle sue sofferenze, ha un pensiero assolutamente negativo. Pertanto è molto importante cha la famiglia faccia attenzione al depresso fino quando le medicine facciano gli effetti desiderati. Perché ad un certo momento di impulso lui può attentare contro la sua propria vita.
 
2. Il medico di fronte al paziente depresso: La depressione non dipende della voglia della persona. Non serve a niente stimolarla. Non serve a niente dirle: “Dai!”, “Su!”, “La vita è bella!”. Non serve a niente portarla a passeggiare. Dobbiamo capire che soffre di una malattia. E con la cura, per conto suo avrà  coraggio, animo, ecc.
 
3. La depressione può ritornare: con l’alterare nella biochimica dei neurotramittenti i sintomi di depressione potranno farsi vedere nuovamente durante la vita dell’individuo. Quando l’individuo continua a prendere delle medicine anche senza avere dei sintomi, la possibilità della malattia ritornare diminuisce. Lo psichiatra decide quando il paziente deve smettere con le medicine.
 
4. Il futuro è bello: La depressione è una malattia di facile pronostico. E ad ogni anno ce ne sono nuove e migliori forme di cure.

Enviando